Mar. Giu 17th, 2025

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Focus Università degli studi di Sassari

Il Progetto PRISMA rinnova i circle gratuiti. Le date di giugno
‎ Dopo i primi appuntamenti di maggio, rinnovati anche per giugno gli spazi dedicati al community building

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Nuovi circle del progetto PRISMA a Sassari. Dopo i primi appuntamenti di maggio, rinnovati anche per giugno gli spazi dedicati al community building. Ci si può iscrivere in qualsiasi momento, sono gratuiti e non è necessario seguire tutti gli incontri fin dall’inizio. I circle sono spazi strutturati dedicati al dialogo e all’ascolto composti da un massimo di 20 studenti per gruppo.

PRISMA circle Sassari, locandina incontri giugno 2025
Locandina dell’evento

Nel mese di giugno gli incontri circle organizzati da PRISMA si terranno martedì 4 e lunedì 16, dalle ore 18:00 alle ore 20:00, presso la Residenza Universitaria di Via Coppino 20. Per partecipare è necessario iscriversi seguendo il link https://forms.gle/oZaLHH2izZcRogUB9

Le date dei successivi incontri verranno decise con i/le partecipanti al termine dei prossimi due appuntamenti. Per ulteriori informazioni contattare il facilitatore Luigi all’indirizzo email luigi.mra@gmail.com.

Il progetto PRISMA è un insieme di iniziative ideate da una rete di 8 Università e 1 AFAM per promuovere il benessere psicologico della popolazione studentesca.

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Sassari, indagato per mafia il Rettore Mariotti

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«Non capisco di che cosa mi si possa accusare, di avere organizzato spuntini?». Dichiarava così Gavino Mariotti, all’epoca non ancora indagato, a settembre 2023 in risposta alle domande di chiarimento sulla sua vicinanza personale nei confronti di membri di spicco della criminalità organizzata locale.

Tuttavia, in questi ultimi giorni si è estesa anche a suo carico l’indagine nata dall’inchiesta «Monte Nuovo». In totale sarebbero 34 le persone raggiunte dalle accuse, sospettate principalmente di alimentare gli interessi della criminalità organizzata e di usare la loro posizione di potere per esercitare e pretendere favori di ogni genere.

In questo contesto Gavino Mariotti, classe 1965, attuale Rettore dell’Università di Sassari e candidato sindaco per il centrodestra nelle imminenti elezioni comunali, è stato infine raggiunto dalle contestazioni riguardanti i reati di associazione mafiosa e di associazione segreta.

Secondo le indiscrezioni, Mariotti è indicato dalla DDA (Direzione distrettuale antimafia) tra i promotori di un presunto sodalizio criminale che avrebbe, tra l’altro, favorito l’elezione dello stesso alla carica di Rettore.

Tra gli indagati ci sono anche esponenti della criminalità barbaricina ai quali, secondo la DDA, spettava il compito di garantire, con azioni violente e coercitive, il rispetto delle decisioni prese dagli associati.

La replica del Rettore

Mariotti, in lacrime durante la conferenza stampa, ha respinto le accuse e ha annunciato che, grazie anche al supporto della Direzione nazionale del suo partito, non ritirerà la sua candidatura a Sindaco. Sempre in conferenza stampa ha affermato molto turbato «Non me lo aspettavo per niente. In ogni caso ho totale fiducia nella magistratura» riaffermando poi ai microfoni di RAI Sardegna «sono assolutamente certo del mio operato come persona onesta, trasparente e sempre nella legalità».

La rete degli indagati accusati di aver creato un’associazione specializzata nel traffico e nello spaccio di droga, riportata per intero da sardegnalive.net, con la chiusura dell’indagine «Monte Nuovo» si è tradotta nei nomi di Nicolò Cossu, Tomaso Cocco, Tonino Crissantu, Mario Antonio Floris, Paolo Sale, Antonio Fadda, Antonio Marteddu, Tomas Littarru, Giuseppe Paolo Frongia, Anna Gioi, Raffaele Gioi , Salvatore Gioi, Marco Lai, Battista Mele ed Antonio Michele Pinna.

I presunti favori del Rettore Mariotti

Al di là degli innocui spuntini con Nicolò Cossu e Tonino Crissantu, le indagini hanno riportato nel dettaglio alcuni presunti favori dati e ricevuti dal Dott. Mariotti, tutti esplicitamente negati dal diretto interessato.

Nel 2020, ad esempio, sarebbe stato lo stesso Mariotti, all’epoca professore ordinario, a chiedere a Tonino Crissantu di contattare un docente universitario affinché gli garantisse il suo appoggio per l’elezione.

Ottenuta la carica Gavino Mariotti, sfruttandone il prestigio e l’influenza, avrebbe dispensato i più svariati ed inimmaginabili favori agli attuali indagati per mafia.

Situazione surreale ed emblematica è stata ad esempio quando Tonino Crissantu avrebbe avuto necessità di partecipare a una festa di laurea, pur non potendo per motivi di lavoro. Crissantu infatti, dipendente della biblioteca di Nuoro, non aveva il giorno libero nelle date desiderate. Per risolvere il problema chiese allora al Magnifico Rettore di intervenire sul commissario liquidatore del Consorzio universitario nuorese (responsabile del personale della biblioteca) per convincerlo ad imporre un giorno di chiusura forzata del servizio pubblico. Dopo la chiamata fu così che, provvidenzialmente, la Biblioteca chiuse nelle date a lui più comode e la partecipazione alla festa di laurea tanto desiderata fu quindi garantita.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Benessere studenti UNISS. Nuovi incontri gratuiti del progetto PRISMA

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Si terranno il 7 e il 23 maggio 2025, a partire dalle ore 18:00 presso la residenza universitaria di via Coppino 20, una serie di incontri gratuiti rivolti agli studenti dell’Università di Sassari. Gli incontri di circle community building hanno lo scopo di rafforzare il benessere psicologico degli individui e costruire un senso di comunità studentesca. Gli incontri sono organizzati dal progetto PRISMA con il supporto dell’UNISS.

Cosa è il progetto PRISMA e perché collabora con l’UNISS

Locandina dell’evento

Il progetto PRISMA è un insieme di iniziative ideate da una rete di 8 Università e 1 AFAM per promuovere il benessere psicologico della popolazione studentesca e contrastare il fenomeno delle dipendenze patologiche. Il progetto PRISMA coinvolge anche la comunità accademica affinché sia preparata a cogliere i segnali di disagio e a indirizzarli verso i servizi di assistenza dedicati.

Viene finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito dell’Avviso 1159 e del relativo bando PRO-BEN.

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Armi sarde a Israele: gli studenti chiamano Tajani

Le associazioni studentesche di sindacato sarde, alla scoperta che alcune aziende produrrebbero in Sardegna armi da guerra da inviare a Israele, vogliono ora chiarimenti.

In un comunicato stampa unificato i sindacati studenteschi dell’Unione degli Universitari di Sassari e Cagliari, ormai insofferenti, definiscono l’approccio del governo alla situazione ambiguo, caratterizzato da condanne verbali per la condotta della guerra ma simultaneamente anche dall’invio sottobanco di armi da guerra contro la Palestina. Gli studenti sardi vogliono pertanto risposte chiare dal ministro Antonio Tajani.

A Sassari collettivi studenteschi, primo fra i quali l’Assemblea studenti per la Palestina Sassari, si sono organizzati fin dalla prima ora per denunciare la guerra di aggressione israeliana ed in difesa dei diritti dello Stato di Palestina, ancora non riconosciuto dall’Italia.

Secondo l’ISTAT, tra dicembre 2023 e gennaio 2024, l’Italia ha esportato verso Israele munizioni da guerra per un valore complessivo di oltre due milioni di Euro. Sempre l’Italia si è poi astenuta durante la riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che mercoledì 18 settembre ha approvato con 124 voti favorevoli e 43 astensioni, inclusi gli Stati Uniti, la richiesta di porre fine all’occupazione israeliana.

Il supporto internazionale a Israele

In un momento storico dove perfino alcuni paesi NATO stanno interrompendo il supporto bellico a Israele, l’Italia gioca a fare compromessi moralmente sempre più insostenibili. In una guerra condotta con modi che ormai molti osservatori definiscono genocidio, una fascia politicamente trasversale di popolazione ormai sempre più spessa vuole una posizione chiara del Governo Meloni. Sempre da numerosi osservatori internazionali la reazione israeliana contro Hamas é andata ben oltre la lotta al terrorismo interno, come inizialmente dichiarato come casus belli.

In questo contesto le associazioni UDU sarde, dopo un’iniziale osservazione in silenzio stampa, preferiscono ora un approccio piú incisivo. A causa dello scandalo delle armi sarde a Israele  «La Sardegna ha un ruolo drammatico. Oltre ad essere teatro di esercitazioni militari partecipate da Israele, è anche il luogo in cui si fabbricano le armi con cui si porta avanti il genocidio della popolazione palestinese».

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