Mar. Giu 17th, 2025

Sassari

La comunità transgender di Sassari si incontra per autofinanziarsi

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L’associazione locale Trans* Support! si incontrerà per un aperitivo di autofinanziamento. L’incontro inizierà alle 19:30 di mercoledì 26 giugno 2024 al Birrajò, locale del centro storico in Piazza Santa Caterina. Tutti i ricavi ottenuti, attraverso l’acquisto di gadget e illustrazioni, verranno utilizzati per supportare economicamente le persone della comunità transgender di Sassari in necessità.

Locandina dell’evento

Trans* Support! è un’associazione trans-femminista ed intersezionale che da oltre un anno è attiva a Sassari nel fornire aiuto e supporto alle persone della comunità transgender di Sassari nel loro percorso di affermazione di genere. L’associazione, che basa le proprie attività fisiche al CCS Borderline, sede del Movimento Omosessuale Sardo, tiene incontri mensili di auto-aiuto riservati alle persone transgender e a chiunque abbia perplessità sulla propria identità di genere.

Grazie a queste iniziative, negli ultimi anni, la comunità transgender si sta riprendendo tutti gli spazi da cui è stata esclusa in passato. Essere transgender è uno dei fattori che, in Italia e nel resto del Mondo, penalizza maggiormente una persona che sta cercando lavoro. Secondo tgeu.org, 320 persone trans o di genere non conforme sono state uccise da ottobre 2022 a settembre 2023. In maggioranza si trattava di persone assoggettate a razzializzazione e persone transfemminili.

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Sassari, incontro con l’autrice Fumettibrutti

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Essere (In)Visibili, il nuovo evento a Sassari con la fumettista Fumettibrutti. Presso l’Ex-Ma, in Via Maurizio Zanfarino 62, il 29 marzo 2025 alle ore 18:00, si terrà la presentazione del libro Tutte le mie cose belle sono rifatte con la presenza dell’autrice Fumettibrutti, nome d’arte di Josephine Yole Signorelli.

L’evento é organizzato dall’associazione locale Trans* Support! Sassari con il patrocinio del Movimento Omosessuale Sardo (MOS), Liquida Festival e il Centro di documentazione LGBTQ+ “Marilena Sini”.

Sassari, locandina evento libro Fumettibrutti
Locandina dell’evento

Un’occasione per celebrare la Giornata internazionale della visibilità transgender, che cadrà il prossimo 31 marzo. Durante l’evento l’associazione Trans* Support! Sassari venderà i propri gadget tramite un banchetto di autofinanziamento. Tutti i ricavi ottenuti serviranno per aiutare economicamente le persone della comunità transgender di Sassari in necessità e per finanziare il Sardegna Pride 2025.

Fumettibrutti a Sassari. Chi é l’autrice

Fumettibrutti é una fumettista italiana nata a Catania nel 1991. Pubblica nel 2018 Romanzo esplicito, il suo primo libro, con la Feltrinelli Comics. La sua ultima pubblicazione, Tutte le mie cose belle sono rifatte, é uscita nelle librerie il 29 ottobre 2024 ed é un’opera che, come le precedenti, si ispira fortemente alle esperienze di vita della stessa autrice, narrate attraverso il fumetto con un tocco di ironia.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Inchiesta Transgender in Sardegna. Trans*Support! Sassari: «viziata da transfobia e senza fondamento scientifico»

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Tanti nuovi transgender in Sardegna, forse troppi. Per lo meno così viene suggerito dall’inchiesta di Ilenia Mura pubblicata sul giornale La Nuova Sardegna il 29 aprile 2025. Un’inchiesta basata su racconti anonimi e allarmistici fatti da genitori che «manco sapevano» cosa fosse la disforia di genere ma che allo stesso tempo non si fidano del parere di più medici, per paura di essere vittime di una lobby sommersa «da 15 miliardi di dollari» che lucrerebbe sulla vendita di ormoni.

Decine di genitori in crisi e terrorizzati dall’eventualità di assecondare questo possibile «capriccio» chiamato appunto disforia di genere, in alcuni casi auto-diagnosticata dagli stessi figli dopo aver passato ore da soli al computer a fare ricerche al riguardo e poi detta alla famiglia di punto in bianco senza preavviso. Genitori talmente presenti nella vita e nell’educazione dei loro figli che ora incolpano i social di averli condizionati in pochi anni a tal punto da fargli desiderare di cambiare sesso.

Adesso basta, ora papà e mamma coraggio raccontano come stanno le cose (in forma anonima) sulle pagine dello storico giornale sardo. Forse però con una superficialità inadeguata al palcoscenico che gli è stato dato.

Un allarmismo sordo anche alle spiegazioni degli specialisti. Perché, secondo questi testimoni, medici con esperienza pluridecennale e ben formati sulla complessità del tema asseconderebbero pedissequamente le autodiagnosi di ragazzini preadolescenti perché altrimenti questi ultimi si suiciderebbero. Per gli psichiatri quindi o gli Ormoni o Morte, senza sfumature.

Cosa dicono le associazioni Trans* (le persone realmente trans, quindi non “per capriccio”, “per confusione” o “per moda”)

Trans*Support! Sassari, associazione di auto-aiuto sarda nata a Sassari nel 2023 per supportare le persone Transgender nel processo di transizione e nella vita quotidiana, controbatte la pubblicazione dichiarandola viziata da transfobia e priva di fondamento scientifico. Nello specifico l’articolo asseconderebbe l’ondata conservatrice e reazionaria nata internazionalmente sulla base delle lotte anti-woke della seconda presidenza Trump con l’appoggio del magnate Elon Musk, rimasto sconvolto in prima persona per la transizione di genere mai accettata di una delle sue figlie.

Inchiesta Transgender in Sardegna. La risposta via sociale di Trans support Sassari
Estratto del comunicato via social

Trans*Support! ritiene queste dichiarazioni disallineate con la realtà dei fatti sarda, caratterizzata piuttosto da servizi insufficienti e inadeguati per le persone trans* e da una mentalità ancora chiusa, ostile, bigotta e sostanzialmente ancora influenzata dagli stereotipi negativi e macchiettistici ampiamente divulgati dai mass media fino a pochi anni fa (quindi certamente non una realtà impregnata di wokeism dove per moda o per capriccio la gente “diventa” trans con il benestare e il supporto della società circostante). L’associazione basa i propri dati sulla World Professional Association for Transgender Health (WPATH), e fa un monito affinché, a parlare di certe questioni, siano esperti del campo o quantomeno persone direttamente interessate (inteso come le persone transgender in primis).

Perché un allarmismo sui troppi transgender in Sardegna è fuori luogo

In una realtà conservatrice come la Sardegna, alludere a un’ondata di moda transgender e di medici mercenari delle lobby farmaceutiche che fabbricano diagnosi sulla pelle dei ragazzini per vendere ormoni è di un allarmismo insensato che vorrebbe cavalcare l’onda mediatica della sconclusionata crociata anti-woke dei multimilionari statunitensi. Tutto questo, probabilmente, con il fine di cercare tristemente di collegare in ogni modo la Sardegna con i fatti di attualità internazionale, in un tentativo ancora più triste di far sentire il sardo medio meno isolato dagli avvenimenti del mondo esterno, percepiti sennò come fenomeno di continente. Peccato che provare far sentire la Sardegna meno isolata dal Mondo giocando sulla pelle degli ultimi è una cosa piuttosto discutibile da fare.

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