Mer. Giu 18th, 2025

Città metropolitana di Sassari

Città metropolitana di Sassari, Sardegna (IT)

A Sassari proiezione gratuita del film “Nel mio nome”

Puoi seguire Nuova Isola comodamente iscrivendoti al nostro canale Whatsapp

Il giorno venerdì 16 maggio 2025, alle ore 18:00 presso il cinema Cityplex Moderno di Sassari, ci sarà la proiezione del film Nel mio nome (2022) del regista Nicolò Bassetti. Ingresso libero e gratuito.

L’evento è organizzato dalla Società Umanitaria di Alghero, con il supporto locale delle associazioni AGEDO Nord Sardegna-Sassari, Trans*Support! Sassari in occasione della Giornata internazionale contro l’omobitransfobia, che avrà ricorrenza il 17 maggio.

Locandina proiezione gratuita del film Nel mio nome a Sassari
Locandina dell’evento

Prima della proiezione ci sarà una breve apertura da parte dei rappresentanti di AGEDO e Trans*Support!, seguita dall’introduzione del film a cura di Giusy Salvio. Al termine della proiezione ci sarà un incontro con il pubblico della Attivista per i diritti umani e le politiche di genere e volontaria di AGEDO Maria Paola Curreli.

La proiezione a Sassari di Nel mio nome rientra nella serie di iniziative culturali in occasione del Sardegna Pride, che avverrà a Sassari il prossimo 28 giugno.

(in copertina estratto della locandina del film)

©RIPRODUZIONE RISERVATA


Armi sarde a Israele: gli studenti chiamano Tajani

Le associazioni studentesche di sindacato sarde, alla scoperta che alcune aziende produrrebbero in Sardegna armi da guerra da inviare a Israele, vogliono ora chiarimenti.

In un comunicato stampa unificato i sindacati studenteschi dell’Unione degli Universitari di Sassari e Cagliari, ormai insofferenti, definiscono l’approccio del governo alla situazione ambiguo, caratterizzato da condanne verbali per la condotta della guerra ma simultaneamente anche dall’invio sottobanco di armi da guerra contro la Palestina. Gli studenti sardi vogliono pertanto risposte chiare dal ministro Antonio Tajani.

A Sassari collettivi studenteschi, primo fra i quali l’Assemblea studenti per la Palestina Sassari, si sono organizzati fin dalla prima ora per denunciare la guerra di aggressione israeliana ed in difesa dei diritti dello Stato di Palestina, ancora non riconosciuto dall’Italia.

Secondo l’ISTAT, tra dicembre 2023 e gennaio 2024, l’Italia ha esportato verso Israele munizioni da guerra per un valore complessivo di oltre due milioni di Euro. Sempre l’Italia si è poi astenuta durante la riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, che mercoledì 18 settembre ha approvato con 124 voti favorevoli e 43 astensioni, inclusi gli Stati Uniti, la richiesta di porre fine all’occupazione israeliana.

Il supporto internazionale a Israele

In un momento storico dove perfino alcuni paesi NATO stanno interrompendo il supporto bellico a Israele, l’Italia gioca a fare compromessi moralmente sempre più insostenibili. In una guerra condotta con modi che ormai molti osservatori definiscono genocidio, una fascia politicamente trasversale di popolazione ormai sempre più spessa vuole una posizione chiara del Governo Meloni. Sempre da numerosi osservatori internazionali la reazione israeliana contro Hamas é andata ben oltre la lotta al terrorismo interno, come inizialmente dichiarato come casus belli.

In questo contesto le associazioni UDU sarde, dopo un’iniziale osservazione in silenzio stampa, preferiscono ora un approccio piú incisivo. A causa dello scandalo delle armi sarde a Israele  «La Sardegna ha un ruolo drammatico. Oltre ad essere teatro di esercitazioni militari partecipate da Israele, è anche il luogo in cui si fabbricano le armi con cui si porta avanti il genocidio della popolazione palestinese».

©RIPRODUZIONE RISERVATA