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Ventotene Forum 2024: Il convegno dei federalisti europei

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LAZIO: Prenderanno piede a partire da venerdì 05 aprile 2024 a Formia (LT) i lavori del convegno del Ventotene Forum 2024. Il convegno, che terminerà a Roma martedì 9 aprile 2024, è riservato per soli 100 giovani provenienti da tutta Europa ed è stato organizzato da JEF Sassonia.

Programma dell’evento

La sezione JEF della Sassonia (DE) ha organizzato 4 giornate di formazione per giovani under 35 provenienti da tutta Europa. Il convegno, patrocinato anche da GFE Italia, avrà come focus la storia del federalismo europeo, della nascita dell’Unione Europea e del Manifesto di Ventotene.

Dopo una cena di benvenuto presso il Grande Albergo Miramare di Formia, il convegno avrà il suo inizio ufficiale nell’isola di Ventotene, famosa per essere stata isola di confino di svariati antifascisti ed oppositori politici durante il Ventennio come Sandro Pertini, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni.

Cosa sono la JEF, la GFE Italia ed il federalismo europeo

La Gioventù Federalista Europea (GFE), fondata a Roma nel 1951, è la sezione italiana degli Jeunes Européens Fédéralistes (JEF) nonché il gruppo giovanile del Movimento Federalista Europeo (MFE).

Les Jeunes Européens Fédéralistes costituiscono un movimento politico apartitico senza fini di lucro. Rappresentano la sezione giovanile della Union of European Federalists, fondata da Altiero Spinelli nel 1944 con lo scopo primario di cercare i federalisti in Europa per creare un movimento in grado di realizzare un’Europa federale appena finita la guerra. Il tesseramento presso la JEF è aperto a tutte le persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni.

Nel 1941 tre grandi oppositori del regime fascista confinati presso l’isola di Ventotene, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, redassero un documento Per un’Europa libera e unita. Progetto d’un manifesto. Successivamente Ursula Hirschmann, Ada Rossi ed altri attivisti portarono Il manoscritto sul continente per essere diffuso negli ambienti dell’opposizione di Roma e Milano. Il Manifesto di Ventotene, che nel 2021 ha compiuto 80 anni, sta alla base dell’Unione Europea, essendo considerato uno dei suoi testi fondanti.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Seminario Ventotene 2023: Aperte le iscrizioni

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VENTOTENE: Si rinnova anche quest’anno l’appuntamento dello storico seminario formativo di Ventotene, organizzato dall’Istituto Altiero Spinelli e dalla Gioventù federalista europea. Il seminario, di notevole pregio storico e culturale, arriva oggi alla sua quarantaduesima edizione. L’edizione di quest’anno si terrà dal 3 all’8 settembre 2023.

Il seminario nazionale di Ventotene

Nato nel 1982 su proposta di Altiero Spinelli, che in quell’isola scrisse assieme ad Ernesto Rossi il “Manifesto di Ventotene”, il Seminario è diventato uno dei più importanti momenti di riflessione sul futuro dell’Europa e del mondo al quale hanno partecipato importanti personalità europee del panorama politico e culturale.

Alcune personalità che hanno partecipato al seminario

Il seminario è da anni un punto di riferimento per la formazione politica internazionale. Ecco alcune personalità pubbliche che hanno partecipato al seminario:

  • Romano Prodi – già Presidente della Commissione europea e Presidente del Consiglio
  • Mario Monti – già Commissario europeo alla
    concorrenza e Presidente del Consiglio
  • Carlo Bastasin – Editorialista de “Il Sole 24 Ore” e Senior Fellow Brookings Institution
  • Andrea Enria – Presidente European Banking Authority
  • Alfonso Iozzo – Presidente Cassa Depositi e Prestiti
  • Jo Leinen – Presidente Commissione Affari
    Costituzionali Parlamento Europeo
  • Tommaso Padoa Schioppa – Board BCE e Ministro dell’Economia
  • Gianni Pittella – Vice Presidente Parlamento
    Europeo
  • Rocco Buttiglione – Ministro Politiche Comunitarie
  • Pier Virgilio Dastoli – Direttore Rappresentanza in Italia della Commissione Europea
  • Barbara Spinelli – Editorialista de “La Stampa”
    e “La Repubblica”
  • Ignazio Visco – Governatore Banca d’Italia
  • Fabrizio Saccomanni – Ministro dell’Economia
  • Josep Borrell – Presidente Parlamento Europeo
  • Giorgio Napolitano – Presidente della repubblica italiana
  • Guy Verhofstadt – Primo ministro del Belgio

Il presidente Sergio Mattarella su Ventotene

In occasione della sua quarantesima edizione, nel 2021 ad aprire il seminario nazionale di Ventotene ci fu il presidente della repubblica italiana Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica nell’occasione ha dichiarato:

Ogni grande cambiamento è preceduto da vigilie, da periodi di resistenza, da preparazione di tempi migliori. Ed è quello che avvenne qui a Ventotene […] Bisogna pensare al contesto in cui nasce il Manifesto che era questo, per rendersi conto di che cosa intendono dire a noi ancora – oltre che ai loro contemporanei – Altiero Spinelli, Ernesto Rossi, Eugenio Colorni con il Manifesto. Chiedendo a tutti quanti,
esortando tutti quanti, a vigilare in difesa della democrazia contro le derive che mettono in pericolo la libertà.

Sergio Mattarella a Ventotene, 2021

Seminario Ventotene 2023: Come iscriversi

Le iscrizioni si sono aperte il 29 maggio 2023 e si chiuderanno il 20 giugno 2023 per un numero massimo di 150 partecipanti.

Per iscriversi è necessario compiere il form online ed aspettare la selezione. Entro il 30 giugno l’Istituto Spinelli selezionerà i partecipanti e comunicherà successivamente agli interessati l’esito della selezione. Se la selezione andrà a buon fine, entro il 9 luglio i partecipanti al Seminario dovranno versare la relativa quota di iscrizione.


  • Compila il form online QUI

Eventuali rinunce daranno diritto al rimborso della quota di partecipazione già versata solamente se comunicate entro il 25 luglio.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Note


Aggressione a Milano, 22enne accoltellato perché gay

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Nuova aggressione nel centro di Milano. Un ragazzo di 22 anni è stato accoltellato nella tarda serata di venerdì 17 maggio in piazza Diaz. La violenza è esplosa fuori da un locale senza alcuna provocazione.

Stando a quanto poi raccontato ai carabinieri, il giovane sarebbe stato avvicinato da tre uomini e una donna tra i 18 e i 20 anni per la banale richiesta di una sigaretta. Improvvisamente il ragazzo sarebbe poi stato insultato in modo omofobo ed uno dei tre lo avrebbe colpito con quattro fendenti di coltello, dei quali due alla schiena, uno alla nuca e uno al braccio destro.

È stato lo stesso ragazzo in seguito a chiamare il 112. L’ambulanza e l’auto medica sono subito entrati piazza Diaz, però la ressa ha reso difficile il soccorso. I sanitari perciò hanno deciso di spostarsi nella vicina via Larga per avere più libertà di manovra. Raggiunto dai soccorsi, il 22enne è stato infine accompagnato al pronto soccorso del Policlinico in codice giallo.

Il branco ha poi fatto subito perdere le proprie tracce. Le indagini sono ora in corso, con i militari della Compagnia Duomo che stanno analizzando i filmati delle telecamere di videosorveglianza della zona per ricostruire la dinamica dei fatti e identificare i responsabili.

La gravità dell’aggressione

L’aggressione è avvenuta a cavallo della Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. Proprio per quest’occasione, Sergio Mattarella aveva affermato «L’intolleranza per il diverso, l’indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica. L’Italia non è immune da episodi di omotransfobia».

L’Italia, che non è firmataria della dichiarazione per la promozione delle politiche europee a favore delle comunità Lgbtiq+, è uno dei paesi più discriminatori dell’UE. Nel 2022 i gay sono la terza categoria più odiata in Italia. Tra le zone più intolleranti, il Veneto, la Calabria e la città di Bari.

L’Italia, nell’ottobre 2017 è entrata a far parte del Core Group LGBTI, un gruppo interregionale di Paesi e organizzazioni, per promuovere i temi della lotta alla discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale e della tutela dei diritti delle persone Lgbtiq+.

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Una Piazza Per L’Europa, Associazione Tonino Pascali: «Noi ci siamo»

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Una Piazza Per L’Europa, la manifestazione anche a Cagliari. Anche l’Isola risponde all’appello per una mobilitazione a favore dell’Europa unita, democratica e più vicina ai cittadini. Comunicato stampa Associazione Tonino Pascali – Sardegna Radicale.

Comunicato stampa del 12.03.2025 «La Sardegna si mobilita per l’Europa: il 15 marzo a Cagliari “Una piazza per l’Unione”»

Locandina evento Una Piazza Per L'Europa a Cagliari.
Locandina dell’evento

Sarà dunque piazza del Carmine, a Cagliari, ad accogliere l’appuntamento del 15 marzo a partire dalle 15:00 la mobilitazione nazionale “Una piazza per l’Unione”, una manifestazione a favore dell’Europa unita. In un contesto geopolitico segnato da tensioni internazionali, dalla crescente avanzata dei nazionalismi, anche la Sardegna risponde all’appello per una Europa unita, democratica e più vicina ai cittadini. I cittadini sardi scenderanno in piazza per ribadire l’importanza dell’Unione Europea come spazio di pace, libertà e cooperazione.

L’iniziativa, che si svolgerà contemporaneamente in diverse città italiane, vuole essere un momento di partecipazione attiva per riaffermare i valori europei e contrastare la frammentazione politica che rischia di indebolire il progetto comunitario. Nell’isola, le manifestazioni in programma saranno un’occasione per sottolineare il ruolo della Sardegna all’interno dell’Europa e il contributo che essa può offrire in termini di cultura, economia e innovazione.

L’unità europea sta vacillando, i cittadini devono credere nel progetto unitario atto a garantire la pace: è la sfida del nostro tempo ed è per questo che il 15 marzo si scenderà in piazza, per dimostrare che il sogno europeo non è solo un progetto istituzionale, ma una realtà che riguarda tutti.

Non sarà una semplice manifestazione, ma un evento dal forte valore simbolico: nessuno slogan divisivo, solo il blu dell’Europa come segno di appartenenza e impegno verso un’Unione più solida e inclusiva. L’obiettivo è quello di lanciare un messaggio chiaro: “Gli europei vogliono un’Europa unita nella diversità.”

Le manifestazioni si inseriscono in un percorso più ampio di sensibilizzazione sulla necessità di rafforzare il progetto europeo, rendendolo più democratico, equo e capace di rispondere alle sfide globali. Sarà un’occasione per coinvolgere giovani, associazioni, amministratori locali e cittadini comuni in un dibattito costruttivo sul futuro dell’Unione.

L’invito è rivolto a tutti coloro che credono nell’Europa come spazio di diritti, opportunità e progresso.

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Meloni storpia il Manifesto di Ventotene. Gli europeisti: «Vergogna»

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Giorgia Meloni attacca durante un discorso alla camera il Manifesto di Ventotene, testo fondante dell’Unione Europea. Immediatamente dure le opposizioni, che esortano la Premier a vergognarsi.

Il Movimento Federalista Europeo, movimento politico fondato dallo stesso Altiero Spinelli, dichiara che la presidente abbia deliberatamente estrapolato degli estratti dal testo completo ignorandone il contesto storico e il vero significato al solo fine di ridicolizzare il messaggio del documento per sua esclusiva opportunità politica. Questa tattica argomentativa si chiama cherry picking, ed è considerata una manipolazione della realtà altamente scorretta.

Durante il suo intervento durante i lavori alla camera del 19 marzo, la Premier Giorgia Meloni avrebbe infatti affermato che «Non mi è chiarissima l’idea d’Europa alla quale si fa riferimento», leggendo poi estratti sparuti del Manifesto di Ventotene che parlano di abolizione e limitazione della proprietà privata oppure di come «La politica democratica sarà un peso morto nella crisi rivoluzionaria».

Intransigenti fin da subito i banchi dell’opposizione, che appena hanno capito il tentativo manipolatorio della Premier, hanno iniziato a manifestare il loro dissenso. «Ci sentiamo profondamente offesi e indignati» – dice Il vicecapogruppo di Avs Marco Grimaldi citato dall’Adnkronos – «Questo Paese, questa democrazia, questa Costituzione è nata anche a Ventotene». Chiosa invece Alfonso Colucci del Movimento 5 stelle: «Credo che alle gravissime parole che la presidente Meloni, un oltraggio alla nostra democrazia, la risposta migliore sia stata data dal presidente Mattarella» – affondando poi – «Quanto abbiamo sentito oggi in quest’aula dalla presidente del Consiglio è un oltraggio. Non c’è spazio in quest’aula per il fascismo e lei dovrebbe per primo alzarsi da quello scranno. Presidente, si vergogni».

L’attacco della Meloni contro il Manifesto di Ventotene. Le dichiarazioni dell’MFE

Immediata la presa di posizione del Movimento Federalista Europeo, che risponde a questo attacco gratuito.

Copertina comunicato stampa MFE riguardante la Meloni contro il Manifesto di Ventotene
Comunicato stampa del 10.03.25 “Vergogna Presidente Meloni!”

Il tentativo della Presidente del Consiglio oggi alla camera di storpiare il messaggio del Manifesto di Ventotene è solo un modo per cercare di nascondere la sua colpevole incapacità di portare l’Italia ad essere protagonista della costruzione dell’unità europea.
 
Quanto avvenuto oggi alla Camera è un fatto gravissimo, che ha suscitato la giusta indignazione e risposta delle opposizioni. La Presidente si è permessa di estrapolare dei brani dal testo complessivo del Manifesto di Ventotene di Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, ignorando il contesto storico in cui è stato scritto, per ridicolizzare il messaggio e la portata di questo testo considerato in Europa e nel mondo un testo fondante del progetto di unificazione europea.
 
Il Manifesto di Ventotene ha infatti acquisito una valenza europea e mondiale come testo di riferimento per l’unità europea sia per la caratura morale e politica dei suoi estensori, sia per le battaglie per la Federazione europea condotte da Altiero Spinelli nell’arco della sua vita, sia per l’attualità estrema del suo messaggio chiave: scritto nel 1941 contro il nazionalismo – che aveva portato gli europei a combattersi, ad uccidere la democrazia liberale portando al potere i movimenti totalitari e a scatenare due Guerre mondiali – indicava come unica via di uscita “per non ricadere nelle vecchie aporie” la costruzione di uno Stato federale che unisse i popoli d’Europa. Questa doveva diventare la battaglia politica del dopoguerra e la nuova linea di demarcazione tra progresso e reazione.
 
Il Manifesto di Ventotene torna oggi più che mai alla ribalta perché tornano i nazionalismi nel mondo e cercano di tornare in Europa; e perché oggi più che mai l’Europa ha bisogno di farsi federale per avere la forza di non essere schiacciata dal ritorno delle mire imperialiste delle altre potenze mondiali, per ricacciare il nazionalismo dalla scena politica e affermare il suo modello alternativo di Stato e di società giusta.
 
Oggi, la Presidente Meloni si è presa gioco di tutto questo e ha mostrato di non voler capire qual è il compito storico e politico che dovrebbe sapersi assumere chi guida il governo in Italia oggi: portare il nostro Paese a contribuire in modo sostanziale alla costruzione dell’unità politica federale dell’Europa.
 
VERGOGNA Presidente Meloni. Non solo la giudicherà la storia, ma i cittadini italiani capiranno presto che li vuole portare in un vicolo cieco.

Comunicato stampa del 10.03.25 “Vergogna Presidente Meloni!”

(in copertina immagine di repertorio Unione Europea)

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Manifesta contro il Papeete. Bloccato il passaporto per Raffaella Stacciarini

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Raffaella Stacciarini, segretaria dei Radicali Milano – Enzo Tortora, ha manifestato contro lo stabilimento balneare privato Papeete lo scorso 24 maggio. La protesta, effettuata contro la lobby dei balneari e per chiedere una maggiore concorrenza e legalità, ha portato al blocco del suo passaporto presso la questura. La segretaria dichiara sui social: «La notizia non è questa. La notizia è che le spiagge sono considerate bene pubblico solo quando vai a manifestarci».

Un ordinario flash mob per portare avanti una delle principali battaglie dei radicali contro il lobbismo in Italia. A quanto pare, la protesta pacifica degli undici attivisti è stata considerata lesiva dell’ordine pubblico locale, sulla base di un Regio Decreto ancora vigente emanato nel 1931 in pieno fascismo, che ha portato a provvedimenti amministrativi immediati che perdurano fino ad ora.

Viene dichiarato che nessuno dei partecipanti sarebbe poi stato avvisato di essere sotto inchiesta, scoprendolo solo leggendo i giornali.

Immediata la solidarietà della galassia radicale. Per la sezione di Milano di Più Europa «Punizione e repressione politica non devono essere tollerati». Solidarietà anche da parte dei Radicali Venezia, dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta (Torino), di Verona Radicale e Radicali Rimini. L’Associazione locale sarda Tonino Pascali – Sardegna Radicale commenta sui social: «In Italia si colpiscono i nonviolenti con le norme dei regimi passati».

(in copertina immagine di repertorio Wikimedia Commons CC BY-SA 4.0)

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A Cagliari un presidio in sostegno alla Palestina

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Nuovo presidio a Cagliari per la Palestina. Si terrà sabato 22 marzo dalle ore 17:00, in Piazza Costituzione fronte Bastione di San Remy. Una manifestazione organizzata per mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica sulla guerra inumana di Israele contro la Palestina, che ha portato sempre più osservatori internazionali a preoccuparsi per un vero e proprio genocidio. Presidio organizzato da Comitato sardo di solidarietà con la Palestina, Unione democratica arabo-palestinese (UDAP) e Giovani Palestinesi Sardegna.

Locandina evento del nuovo presidio a Cagliari per la Palestina.
Locandina dell’evento

Un nuovo evento, definito dagli organizzatori di emergenza, per «chiedere fine al genocidio, alla pulizia etnica, all’imperialismo sionista e alla collaborazione italiana con Israele in sostegno a questa guerra».

Con questo nuovo presidio di Cagliari per la Palestina si porterà poi all’attenzione le centinaia di civili innocenti (bambini inclusi) uccisi dall’IDF negli ultimi giorni perché considerati vicini al terrorismo. Si denuncia poi l’erogazione volutamente discontinua di aiuti umanitari e beni di prima necessità, perpetrata come strumento di sottomissione della popolazione palestinese per costringerla ad abbandonare la propria terra e permettere a Israele di appropriarsene con il benestare di Donald Trump.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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Diritto alla casa in Costituzione. Ora la proposta di legge

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Diritto alla casa in Costituzione. Nei centri maggiori le case sono inaccessibili, nei piccoli comuni molte sono vuote. Il comitato Ma quale casa? ha avviato la promozione di una nuova campagna di raccolta firme per modificare gli artt. 44, 47 e 117 della Costituzione.

L’obiettivo è il riconoscimento del diritto all’abitazione in Costituzione e per l’attuazione delle politiche pubbliche necessarie a tutelarlo. L’iniziativa nasce come evoluzione delle proteste delle tende contro il caro affitti nelle grandi città italiane. La campagna può essere firmata online da questo link (è richiesta l’identità digitale).

La raccolta firme per il riconoscimento del diritto alla casa in Costituzione è iniziata l’11 marzo 2025 e ha un quorum fissato a 50.000 firmatari.

Ulteriori informazioni sul sito maqualecasa.it di proprietà dell’attivista Mattia Santarelli.

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Giovani in politica per legge? Ora la raccolta firme

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Piú giovani in politica e nelle istituzioni, ma come? È iniziata il 14 febbraio 2025 la raccolta firme per l’introduzione di quote generazionali in politica. Con la proposta di Legge “Guglielmo Minervini” – Quote Generazionali in Parlamento, nelle Regioni e nei Comuni questa necessità nel panorama politico italiano diventerebbe legge di stato.

Il progetto di legge di iniziativa popolare introdurrebbe infatti le quote generazionali di ogni età all’interno del Parlamento, dei Consigli regionali e nei Comuni. L’utilità della legge, intitolata al politico pugliese Guglielmo Minervini, sarebbe quella di migliorare la rappresentanza politica dei giovani e favorire il ricambio generazionale della classe dirigente.

Piú giovani in politica, info-grafica del referendum

Piú giovani in politica. Quali sarebbero le quote generazionali?

La proposta di legge suddivide la popolazione in tre fasce generazionali:

  • Giovani: fascia dai 18 ai 35 anni;
  • Adulti: fascia 36-55 anni;
  • Anziani: dai 56 anni in poi.

La quota di rappresentanza per ciascuna fascia di età sarà stabilita tenendo conto della composizione demografica della popolazione italiana basandosi sui dati ISTAT.

I partiti, le coalizioni e le liste civiche dovranno pertanto garantire l’alternanza tra candidati delle diverse fasce di età all’interno delle proprie liste. Ogni lista elettorale dovrà poi presentare candidati di età diversa in ogni sezione, e le liste dovranno essere predisposte in modo da favorire la rappresentanza proporzionale di ciascuna fascia di età. I partiti che rispettano le quote generazionali potranno beneficiare di incentivi economici.

La proposta di legge per garantire piú giovani in politica può essere firmata online sul sito del Ministero della Giustizia (é necessaria l’identità digitale).

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Radicali Sardegna. L’Associazione Tonino Pascali chiama il congresso 2025

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Convocato il congresso dell’Associazione Sardegna Radicale – Tonino Pascali, associazione indipendente della galassia radicale italiana. Il congresso avrà luogo a Cagliari sabato 5 aprile 2025 dalle ore 09:30 in Piazza Galilei 13. Temi cardine dell’evento saranno «Donna, Vita, Democrazia».

Convocazione congresso radicali Sardegna
Convocazione congresso Associazione Tonino Pascali

Il congresso dei Radicali Sardegna, nati ufficialmente il 9 marzo 2024, vuole fare il punto della situazione attuale. Con il 2025 inoltrato lo scopo adesso é di rilanciare le battaglie radicali su diritti civili, democrazia, partecipazione popolare e Stati Uniti d’Europa. L’Associazione Tonino Pascali ha passato l’ultimo anno a visitare le carceri della Sardegna per documentare lo stato di precarietà nella quale si trovano detenuti e personale carcerario.

(in copertina immagine di repertorio Nuova Isola)

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